Nati dalla sabbia nel 2010 e alla sabbia ritornati poco dopo. Sono la sola squadra, oltre al Cotarica, ad essersi formata per partenogenesi diretta dal Duca del Vento, il grande Calamaro: Clay Collerà, loro allenatore. Era facile avvistarli al Marecchia a lanciare muniti di kebab nella mano debole; più difficile era scorgerli di notte sotto il lampione del porto canale, dove solevano allenarsi durante i mesi più freddi dell'anno. Ai tornei bevevano Lemon Soda e Melassa, alle feste celebravano strane messe e battesimi votati a Cervi e Cacciatori.Venuti dal nulla, moti hanno popolato le fila del Cotarica (e delle Tequila) fino a pochi anni fa, altri invece ancora serpeggiano fra le squadre LSDF: Toz, Xino, Sapuc, Faffa e Gianni, ma anche gli insospettabili Naneech, Issimo e Volodia.
Dominatori assoluti del 3 gradino dei podi italiani, assieme a Cotarica e CUSB, dal 2004 e 2008, ScaDour è il pruriginoso eccitamento che la squadra dimostrava non solo nel logo, una medusa, ma nel modo di partecipazione ai tornei, proprio questo principio. Antesignani dei Grem, sono ancora ricordati a Torre dell’Orso (Lecce) per una delle notti più infuocate della “taranta”. Entrarono nella leggenda sconfiggendo in Arena i 6 volte Campioni del Paga, i No TSU OH, nell’anno in cui la squadra americana stava girando il proprio documentario.Hanno vestito la mitica maglia Campioni ancora oggi riconoscibili sui campi da ultimate e da beach ultimate: da Mambo a Milos, da John Terninko a Gegè, ma anche Ivan aka il Dughi.
I duracell nascono nel lontano 2008. Squadra composta da giovani corsisti delle scuole superiori del riminese, che ammaliati dal fascino devastante di un giovane Giacomo Padovani, hanno scelto continuare la loro esperienza frisbistica costituendosi come DURACELL! Al motto di “chi c’è la più duro? I duracell!” (Ancora il politically correct non esisteva) guidati da due sapienti allenatori come Milos e Mambo, cominciano ad affrontare le squadre junior del panorama dell’ultimate italiano.
Ancora i loro fisici erano tonici e prestanti e riuscirono a togliersi qualche soddisfazione ai CIU junior sia su erba che su sabbia arrivando anche a vincere qualche trofeo…
Poi la droga, il sesso selvaggio e promiscuo, la musica techno e altri fattori non enuciabili portarono parte di loro nelle prime squadre e gli altri smisero semplicemente di giocare.
Riuscite a dare un nome a questi volti angelici e immacolati?
Siamo a cavallo degli anni 04/05, e la LSDF porta a Parma l’élite dei suoi progetti giovanili, o meglio quello che ne rimane. Si gioca COED (mixed si direbbe al giorno d’oggi), giovani ragazze e ragazzi che non ricordano bene il risultato del torneo, ma ricordano molto molto bene di aver lasciato una loro compagna di 16 anni (vestita “il giusto”) in un autogrill emiliano. Se ne accorgono solo dopo che l’autista del pullman riceve una rudimentale comunicazione da un altro pullman di pensionati in direzione Rimini, che provvidenzialmente aveva raccolto la poveretta al posto dei camionisti locali. I genitori non lo sapranno mai.Da questa splendida esperienza, derivano alcuni dei nomi ora più illustri e conosciuti del movimento riminese: Frix, Sgav, Milos, Dedè, il Gibbo, Biagio e Paddy. Per ragioni legali non possiamo rivelare il nome della ragazza abbandonata, ma potreste chiedere all’allenatrice dei Discobolo.
La seconda giornata finisce con un trionfo per i Duracell (anche se orfani del loro capitano), che dopo aver agilmente battuto in semi gli LSD regolano i Pampers in finale senza troppe difficoltà regalando a Teto, Vannuc e all'Ari la gioia dei 17 punti.
Sull'altro campo gli scaDour, dopo non essere riusciti a fare lo sgambetto ai Pampers, conquistano il 3° posto a scapito degli LSD che chiudono la giornata al 4° e vincono l'incombenza dello smontaggio e montaggio campi. Da segnalare lo zio jollato con un ottimo ultimo posto.
Fanto, guardando tutti dall'alto in solitaria, sembra avere la CoJuLe ormai in tasca, reggerà la pressione? Da segnalare le prime (e speriamo ultime) 3 esclusioni per somma di penalità