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I fastfood

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Immagina di essere in viaggio, sei all'estero per partecipare ad un bel torneo di Frisbee. Sei li per giocare certo, ma perché non approfittarne per esplorare la cultura locale, e per farlo, non c'è niente di meglio che assaporare un po' di cucina locale. Quindi ti infili dentro al primo KFC o Burger King che trovi. Certo, potrebbe sembrare che ti danno da mangiare sempre la stessa roba in ogni angolo del globo, ma un vero intenditore sa apprezzare le piccole, minuscole, quasi inesistenti differenze tra nazione e nazione, se poi aggiungiamo che gli sconti del Mc valgono anche all'estero, beh, pancia mia fatti capanna.

McDonald's

Il fastfood per antonomasia, se si pensa ad hamburger e patatine non si può non pensare al doppio arco dorato su sfondo rosso. Fondato nel 1937 da due fratelli, Dick e Mac McDonald, ma ebbe la sua vera svolta nel 1955 quando Ray Kroc, rappresentante di frullatori e con il fiuto per gli affari, aprì la società al franchising, e mangiandosi pure i fratelli fondatori. Oggi McDonald si è lavata la faccia con un bel po’ di greenwashing e attrae i regazzini con promozioni tramite app, ma dietro quel Crispy McBacon a 3€ in confezione riciclabile, si nasconde sempre quello schifoso di Roland McDonald con le sue bombe al colesterolo.

Burger King

Acronimo di Kentucky Fried Chicken, si specializza infatti in pollo fritto, preparato secondo una ricetta tenuta segreta sin dalla sua creazione. Fondata nel 1930 dal colonnello Harland Sanders, proprietario dell’iconico faccione che tutt’ora vedete sui suoi ristoranti, come ristorante in una stazione di servizio in cui il Colonnello faceva il capocuoco, il cassiere e il benzinaio (e forse cominciamo a capire da dove potrebbe essere derivato quel saporino di petrolio e lurido in più che tanto gli ha portato fortuna). Fun fact: se vi trovate in Giappone intorno a Natale, andare da KFC è considerata una tipicheria dai locali, come da noi lo è mangiare il cotechino.

KFC

Acronimo di Kentucky Fried Chicken, si specializza infatti in pollo fritto, preparato secondo una ricetta tenuta segreta sin dalla sua creazione. Fondata nel 1930 dal colonnello Harland Sanders, proprietario dell’iconico faccione che tutt’ora vedete sui suoi ristoranti, come ristorante in una stazione di servizio in cui il Colonnello faceva il capocuoco, il cassiere e il benzinaio (e forse cominciamo a capire da dove potrebbe essere derivato quel saporino di petrolio e lurido in più che tanto gli ha portato fortuna). Fun fact: se vi trovate in Giappone intorno a Natale, andare da KFC è considerata una tipicheria dai locali, come da noi lo è mangiare il cotechino.

Starbucks

Non vende panini o polli fritti, ma colazioni al burro e lifestyle; come anche la più ampia scelta di “”cappuccini”” instagrammabili, annacquati e sovraprezzati al di fuori di piazza San Marco. Ci sono solo due motivi per cui un Italiano va a fare colazione da Starbucks: 1, si trova in aeroporto oppure 2, deve andare in bagno. E bisogna ammettere che i bagni non sono niente male. Menzione particolare per i loro salottini che offrono un habitat comodo e fertile per tutti gli Hipster del mondo.

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